QUINTA TAPPA: SAN GIOVANNI IN OLEO

Benvenuti alla quinta tappa del nostro viaggio lungo la Via Latina, realizzato dal Rotary Club Roma Acquasanta. In questo episodio esploreremo la raffinata cappella di San Giovanni in Oleo, un luogo legato alla tradizione del tentativo di martirio di San Giovanni Evangelista.

Sul lato opposto della strada rispetto alla chiesa di San Giovanni a Porta Latina, si erge la cappella di San Giovanni in Oleo. Secondo la tradizione martirologica, questo è il luogo in cui San Giovanni Evangelista fu immerso nell’olio bollente, evento che risale almeno al XIII secolo. La cappella fu edificata sotto Giulio II da Benoit Adam, un prelato francese al seguito del re Carlo VIII, in stile rinascimentale, attribuito a Bramante o Antonio da Sangallo.

La cappella ha una pianta ottagonale in laterizio, con lesene doriche in peperino e un fregio decorato. Nel 1657, fu restaurata da Borromini su richiesta del Cardinale Francesco Paolucci. Borromini aggiunse un tamburo circolare decorato con un fregio vegetale e una copertura conica, completata da una sfera di rose che sostiene una croce.

All’interno, si possono ammirare le pitture seicentesche di Lazzaro Baldi, allievo di Pietro da Cortona, che raffigurano le storie di San Giovanni Evangelista. La cappella è un esempio magnifico di architettura rinascimentale e barocca, arricchita da secoli di storia e restauri.