09 Via Cesare Baronio

VIA LATINA, TAPPA 9: VIA CESARE BARONIO

Benvenuti a “La via Latina: da Porta Capena al parco della Caffarella”!

Questa serie di video, realizzata dal Rotary Club Roma Acquasanta, vi guiderà attraverso un affascinante viaggio di 10 tappe lungo l’antica Via Latina.

Scoprirete i tesori nascosti e i luoghi storici che caratterizzano questo percorso unico, partendo dalla storica Porta Capena fino alla verdeggiante Valle della Caffarella.

Ogni tappa vi offrirà approfondimenti storici, curiosità e panorami mozzafiato, rendendo questo viaggio un’esperienza imperdibile per tutti gli appassionati di storia e cultura.

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NONA TAPPA: VIA CESARE BARONIO

Benvenuti alla nona tappa del nostro viaggio lungo la Via Latina, realizzato dal Rotary Club Roma Acquasanta. In questo episodio esploreremo via Cesare Baronio, dove è visibile una interessante struttura messa in luce durante scavi effettuati nel 1980.

Su via Cesare Baronio, sulla destra uscendo da Roma, si trova una vasca rettangolare parzialmente conservata, scoperta durante la rimozione di una collinetta di terra. La vasca, risalente al I secolo d.C., aveva dimensioni approssimative di 42 metri per 18 e faceva parte di un hortus, un’area verde di una residenza aristocratica. Situata in posizione scenografica, dominava sia la Via Latina che la valle della Caffarella, dove si trovava il nucleo residenziale della proprietà.

La vasca, dotata di un sedile interno, fu scavata nel banco tufaceo e rivestita con un’opera cementizia e uno strato di cocciopesto idraulico per garantirne l’impermeabilità. Intorno al perimetro sporgevano pilastrini pensati per sostenere una struttura ombreggiante, probabilmente un pergolato. Agli angoli occidentali c’erano scale per la discesa in acqua, mentre sul lato opposto era presente un canale di deflusso.

Al centro della vasca si trovava una fontana circolare di 4,5 metri di diametro, in opera reticolata e laterizia, con un alzato di forma conica. La fontana presentava una serie di vaschette comunicanti a diverse altezze, creando piacevoli effetti visivi e sonori con l’acqua che fuoriusciva in alto e ricadeva nelle conche.

Originariamente progettata come natatio (piscina a cielo aperto), la vasca fu successivamente modificata per l’allevamento ittico, con piccoli contenitori in terracotta nel sedile perimetrale per favorire la riproduzione di specie ittiche pregiate. Nel IV secolo d.C., la vasca fu ulteriormente modificata per diventare una riserva d’acqua per l’irrigazione.

È possibile che la vasca fosse collegata a una villa, i cui resti furono scoperti nel 1977 nell’area prospiciente via Carlo De Bildt. La villa, frequentata dall’età tardo repubblicana al IV secolo d.C., appartenne tra gli altri a Quintus Vibius Crispus, curator aquarum (ministro degli acquedotti) sotto l’imperatore Vespasiano.

 

Seguiteci per un’avventura tra storia e archeologia, esplorando uno dei luoghi più affascinanti di Roma antica.

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