Il “Gruppo Rotary Green” costituito dai Rotary Club Roma Acquasanta, Roma Capitale, Roma Centenario, Roma Colosseo, Roma Foro Italico e Roma Mediterraneo si occupa del dilemma della nostra epoca: far convivere la crescita economica con la riduzione dei flussi di estrazione di risorse dalle sorgenti della Terra (aria, giacimenti minerari e idrici, stock di sostanze nutritive presenti nei suoli, pascoli, legname, pesce e combustibili fossili) e dei flussi di emissioni e di rifiuti che vengono restituiti nei pozzi d’assorbimento della Terra (atmosfera, corpi idrici, discariche).
La crescita economica è considerata quanto di più desiderabile possa esservi ma la popolazione e l’economia traggono dalla Terra aria, acqua, alimenti materiali e combustibili fossili e la terra riceve in cambio solo rifiuti e inquinamento. I limiti fisici della crescita riguardano, da un lato, la capacità delle sorgenti planetarie di fornire materiali ed energia e, dall’altro, la capacità dei pozzi planetari di assorbire inquinamento e rifiuti.
Gli attuali livelli di tali flussi superano abbondantemente le quantità che la Terra può tollerare e ne sono evidente espressione l’inquinamento, l’innalzamenti dei mari, la siccità.
L’economia circolare e lo sviluppo sostenibile sono gli obiettivi che l’umanità persegue al fine di rallentare i flussi senza penalizzare l’economia.
Il 28 febbraio 2019 abbiamo organizzato in interclub con i Rotary Club Roma Capitale, Roma Centenario, Roma Colosseo, Roma Foro Italico e Roma Mediterraneo, il quinto degli incontri in ambito Green economy, per trattare il tema de “I Servizi Idrici Integrati” che costituiscono l’insieme dei servizi pubblici di “captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue”.
I relatori della serata e nostri Soci, l’ing. Roberto Falcone, e l’avv. Gianluca Della Gatta hanno trattato con esaustività l’argomento, rispettivamente l’uno sotto un profilo tecnico e l’altro sotto un profilo giuridico, al fine di fornire un orientamento circa la migliore modalità di gestione di tali Servizi, se pubblica, attraverso società controllate da politici eletti dai cittadini, oppure privata, con società in mano a capitale privato.
A giudicare dagli interventi da parte dei numerosi ospiti della serata e dall’interessante scambio di opinioni, si può affermare che si sia riusciti nell’intento di offrire a tutti presenti spunti di riflessione per una nuova consapevolezza nei confronti dell’amministrazione di una risorsa così fondamentale.
Infatti, l’acqua, seppur percepita nei Paesi industrializzati come risorsa illimitata e, conseguentemente, data per scontata, purtroppo, è ancora un bene inaccessibile per milioni di persone.
La risoluzione ONU del 28 luglio 2010, che ha dichiarato per la prima volta nella storia il diritto all’acqua “un diritto umano universale e fondamentale”, nel sottolineare che l’acqua potabile e per uso igienico, oltre ad essere un diritto di ogni uomo, più degli altri diritti umani, concerne la dignità della persona, è essenziale al pieno godimento della vita ed è fondamentale per tutti gli altri diritti umani, invita gli Stati e le organizzazioni internazionali ad impegnarsi per promuovere questa risorsa come bene comune e non solo come bene economico, mettendo in atto tutti gli sforzi necessari a garantirne l’accesso.
Alla luce del positivo riscontro avuto a seguito degli incontri tematici finora svolti, nel prossimo anno rotariano il nostro Club proseguirà ad occuparsi attivamente di Green economy attraverso progetti ed eventi, al fine di dare il proprio contributo alla sostenibilità della nostra civiltà.