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Riunione conviviale – 19 ottobre 2018

L’ospite della serata il dr. Antonio Padellaro, ex direttore del Fatto quotidiano, fondatore di una della più brillanti iniziative editoriali degli ultimi anni, dopo un piacevole aperitivo nel corso del quale si sono intrecciate simpatiche conversazioni, ha parlato del suo modo di intendere il giornalismo oggi, nell’intervento “Giornali, giornalisti, verità e mezze verità”.

L’argomento  scelto, di grande interesse e di grande attualità, ha richiamato la partecipazione di una folta platea.

Il Presidente Rizzo, nell’introdurre l’illustre Ospite ha osservato che, l’obiettività dei giornali dipende da mille fattori, editoriali e commerciali, politici e tecnologici, culturali e sociali  ma che la scelta che porta il criterio di verità verso l’obiettività deve essere quella di fare giornalismo per servire il pubblico nel suo bisogno di conoscere; il giornalista si distingue  dal comunicatore se ha cura della democrazia e se rispetta  la deontologia non come un obbligo ma come la responsabilità per la sua missione nella società.

Il dr. Padellaro  ha iniziato il proprio intervento affermando di appartenere ad una generazione di giornalisti che ha vissuto negli anni più affascinanti del giornalismo e ha posto l’accento sul fatto che nella realtà odierna, nella quale le notizie si rincorrono, quando i giornali arrivano in edicola al mattino, molte notizie sono già state bruciate dalla rete e dalla tv e, quindi, ha delineato un nuovo ruolo del giornalista, cui  è demandato l’approfondimento dei temi trattati.

Il relatore ha, altresì, ribadito che anche se è vero che  i condizionamenti alla libertà esistono, comunque, nel nostro Paese la libertà di stampa è assicurata e tutelata dalla legge e c’è possibilità di scelta,  in quanto molte sono le testate giornalistiche in edicola per non parlare della rete.

Numerose le domande dei presenti che  hanno permesso al nostro Ospite di spaziare nella sua lunga e ricca carriera giornalistica, regalandoci aneddoti e consentendoci diversi spunti di riflessione.

La serata è proseguita piacevolmente a tavola e, al termine della cena, il Presidente ha chiamato l’avv. Gianluca Della Gatta, il dr. Mauro Lannocca e il dr. Claudio Laurora la cui candidatura a Soci del Rotary Club Roma Acquasanta era stata approvata  ed ha formalmente appuntato sulle loro giacche il distintivo del Rotary.

L’atmosfera rilassata e piacevole è stata percepita da tutti ed è motivo di orgoglio per noi Soci essere riusciti a creare,  nel nostro giovane Club, un clima di complicità e di amicizia che non è sfuggita ad alcuno dei presenti e che ci ricompensa ampiamente per tutti per gli sforzi fin qui compiuti.